Macchia Mediterranea

La macchia è una formazione vegetale tipica di zone costiere e collinari delle regioni con clima mediterraneo, dove le precipitazioni sono distribuite in massima parte durante l’autunno e l’inverno con un periodo più o meno prolungato di siccità estiva.

È caratterizzata da piante cespugliose e arbustive ben adattate alle condizioni di aridità ambientale, con foglie ispessite e coriacee, di dimensioni ridotte, atte a limitare la perdita di acqua e resistere alla forte insolazione.

Questo tipo di vegetazione viene indicato con nomi diversi nelle diverse regioni del mondo: maquis in Francia, matorral nei paesi di lingua spagnola (Spagna, Cile), chaparral in California, mallee in Australia, strandveld in Sud Africa.

La composizione floristica è strettamente dipendente dalla natura del suolo e dalle condizioni climatiche locali, cosicché è possibile distinguere diversi tipi di macchia in base alle piante dominanti come, ad esempio, la macchia a ginepri dei litorali sabbiosi, quella ad euforbia arborea delle coste rocciose, la macchia ad erica arborea e corbezzolo dei suoli silicei e quella a lentisco, mirto e alaterno dei substrati calcarei.

Attualmente gli aspetti di macchia più diffusi nel nostro territorio sono il risultato della degradazione di antiche ed estese foreste in conseguenza delle attività di sfruttamento antropico (pascolo, incendio, taglio) avvenute nel corso di millenni.

La distruzione dello strato arboreo ha favorito lo sviluppo dominante di arbusti eliofili assai ramificati che nel complesso tendono a formare in natura boscaglie dense e intricate. Se le azioni di disturbo sono marcate e prolungate si possono innescare fenomeni erosivi molto gravi con il rapido assottigliamento dello strato di suolo vegetale e l’affioramento di vaste superfici di roccia nuda.

La macchia allora cede il posto alla gariga, uno formazione meno evoluta di  bassi arbusti, spesso aromatici e spinosi o ghiandolosi (Coridothymus capitatusLavandula multifida, Micromeria graeca, Phlomis fruticosa, Cistus creticus e C. monspeliensis), particolarmente diffusa nel Sud dell’Europa, come nella Sicilia meridionale, in Puglia e nelle isole dell’Egeo. 

Oltre a rappresentare stadi vegetazionali secondari, cioè di sostituzione dell’originario manto forestale, macchia e gariga possono rivestire talvolta un ruolo primario, costituendo formazioni climax in territori indisturbati dove l’aridità, la pendenza e la natura rocciosa del suolo non consentono lo sviluppo del bosco.