Ambienti rupestri

GLI AMBIENTI RUPESTRI

Gli ambienti rupestri sono luoghi molto selettivi per piante e animali, ma proprio per questo hanno grande interesse naturalistico.

Sulle rocce, a causa della pendenza più o meno marcata e della gravità, il suolo è scarso (se non assente) e l’acqua defluisce rapidamente incanalandosi tra le fenditure della roccia.

In questi ambienti la compattezza del substrato, l’aridità, l’insolazione, gli sbalzi termici e il vento sono elevati, agendo da fattori limitanti che selezionano fortemente le possibili forme di vita, in grado di insediarsi e sopravvivere solo attraverso strategie specifiche.

Le superfici rocciose possono essere colonizzate da organismi semplici come alghe, licheni e briofite, ma anche da piante con radici, fusto e foglie, come le felci e le piante a fiore (angiosperme). Queste ultime sono le più specializzate: si definiscono casmofite, quelle che crescono su pareti più o meno verticali, all’interno di fessure in cui si fissano con radici spesso molto profonde; si dicono comofite, quelle che vivono su cenge e terrazzi ristretti, dotate di radici espanse e superficiali in grado di svilupparsi solo in presenza di discrete quantità di detriti e terreno. Se l’ambiente rupestre è formato, anziché da roccia compatta, da un accumulo di detriti più o meno sciolti e mobili, le piante che si adattano a crescere su questo substrato instabile e disturbato sono dette glareicole.

E’ la natura chimica della roccia a condizionare maggiormente la diversità vegetale, sia per la specifica geomorfologia, sia per la qualità e quantità dei nutrienti minerali.

In base a questo si distinguono rupi carbonatiche (ricche di calcio e/o di magnesio) e rupi silicee (ad es. quelle vulcaniche, ricche di ferro, alluminio e manganese), tutte caratterizzate da una propria flora specializzata.

Gli ambienti rupestri sono habitat antichi e molto conservativi, proprio perché altamente selettivi.

Nel tempo, essi hanno costituito stazioni di rifugio per specie pioniere che altrove sono scomparse a causa della competizione da parte di piante più aggressive e del disturbo antropico.

Le rupi sono anche ambienti molto isolati, dove il flusso genico e i processi riproduttivi sono perlopiù sporadici e difficili. Per questi motivi, la flora delle rupi è costituita da molte specie endemiche, esclusive e assai rare.

Gli ambienti rupestri vanno, quindi, protetti in modo prioritario, perché ricchi di biodiversità e troppo spesso compromessi e minacciati dall’urbanizzazione.